domenica 13 luglio 2008

Melissa, zenzero, lavanda. Così si cura il mal d'amore

In Italia, una volta, per riuscire a conquistare la donna del cuore, si stringevano fra le mani un po’ di foglie di achillea. Analogamente, in Francia, le ragazze desiderose di incontrare un bravo ragazzo da sposare, appendevano coroncine di erica agli alberi. Oggi, naturalmente, nessuno crede più a questi ‘miracoli’ delle piante, eppure ci sono veramente dei vegetali contraddistinti da qualità medicamentose in grado - se non di fare incontrare l’amore della vita - di alleviare le pene d’amore: patemi del cuore che, a seconda dei casi, possono procurare ansie e paure, tristezze e malinconie, cali del desiderio e della passione. Vediamo dunque una a una quali sono queste piante ‘magiche’, seguendo la traccia di un sevizio apparso sulla rivista Viversani, con il contributo di Paola Nannei, medico chirurgo di Milano, e le erboriste Daniela Casiraghi e Marialuisa Musso della stessa città. Per combattere l’ansia e il timore di rimanere soli gli specialisti consigliano la melissa (Melissa officinalis), il biancospino (Crataegus oxyacantha), e il basilico (Ocinum basilicum). In tutti i tre i casi, l’ideale è assumere 30 gocce di tintura madre (acquistabile in erboristeria), disciolte in acqua, una o due volte al giorno. L’alternativa sono gli infusi, ottenuti lasciando per 10 minuti un cucchiaino dell’erba selezionata in una tazza d’acqua bollente. Ognuna di queste piante ha il potere di smorzare l’ansia, ma non solo. La melissa, in più, aiuta la digestione, il basilico profuma l’alito e il biancospino diminuisce il battito cardiaco. Se si vuole invece dare una scossa alla propria sessualità, la raccomandazione degli scienziati è quella di avvalersi di piante come lo zenzero (Zingiber officinale), la santoreggia (satureia hortensis) e l’ylang-ylang (Cananga odorata). Lo zenzero ha proprietà afrodisiache. Inoltre è uno stimolante generale e un efficace ricostituente conosciuto da molto tempo dalla farmacopea cinese per contrastare affaticamento, astenia e impotenza. Lylang-ylang è un’erba di origine orientale. In ambito sessuale agisce come un potente rilassante del sistema nervoso. In particolare se si vogliono ottenere buoni risultati occorre assumere 3 o 4 gocce di essenza della pianta per tre o quattro volte nell’arco della giornata. Della santoreggia si utilizzano le foglie e i fiori sia essiccati, sia freschi. Una tisana o un decotto di santoreggia, associato magari a qualche foglia di salvia, aiuta a ricaricare le funzioni cerebrali legate all’eccitamento. Un’aggiunta di santoreggia e verbena al bagno caldo stimola l’energia sessuale. Infine se il problema è l’umore che non ne vuole sapere di rimettersi in sesto, dopo una crisi sentimentale, basta affidarsi alla liquirizia (Glycyrrhiza glabra) e alla lavanda (Lavandola officinalis). La prima può essere acquistata in erboristeria sottoforma di caramelle e serve a fornire energia e buonumore. Occorre però fare attenzione a non esagerare, perché questo vegetale, se assunto in dosi eccessive, può provocare ritenzione idrica e innalzamento della pressione arteriosa. La seconda – il cui potere è specificatamente quello di domare una emotività eccessiva - la si consuma raccogliendo i fiori della pianta in un cucchiaino che va poi rovesciato in una tazza di acqua bollente. Infine si beve il liquido ottenuto dopo averlo filtrato.

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