martedì 21 aprile 2009

Pillole di scienza (2)

Paleontologia & dintorni

Anche gli uomini primitivi si prendevano cura dei disabili. La conferma arriva da uno scavo effettuato in Spagna dove degli archeologi hanno riportato in luce il cranio di un bambino di 12 anni sofferente di craniosinostosi, patologia che impedisce al cervello di accrescersi normalmente. Secondo gli studiosi il giovane non era autosufficiente e quindi – il fatto che sia arrivato fino al dodicesimo anno d’età – è la prova tangibile che qualcuno si prese cura di lui. La notizia – diffusa da Focus Storia – parla di un piccolo disabile che faceva parte di una comunità di Homo heidelbergensis, un ominide giunto in Europa più di 800mila anni fa.

Un film a 7.700 metri profondità

Fotografati e filmati per la prima volta dei piccoli pesci (Pseudoliparis amblystomopsis) a 7700 metri di profondità. È quanto riporta un team di ricercatori dell’università di Aberdeen, in Scozia, dopo una missione lungo le coste orientali del Giappone. Gli scienziati ritengono che a questa profondità ci siano pressioni eccezionali, paragonabili al peso di 1600 elefanti. Gli animali individuati vivono nell’oscurità più totale e si nutrono di gamberetti. Resta ora da capire le loro caratteristiche anatomiche e fisiologiche e in che modo possano sopportare simili condizioni. Per arrivare a questo risultato gli studiosi hanno creato un robot sommergibile – ispirandosi ai moduli di atterraggio lunari – dotato di speciali apparecchiature fotografiche. La campagna di ricerca per la scoperta di specie marine che vivono in condizioni estreme è iniziata nel 2007 e si concluderà nel 2009.

Cicatrici addio

Scienziati inglesi hanno dato vita a un farmaco che promette di cancellare le cicatrici del corpo successive a un’operazione chirurgica o a un incidente. Il nuovo medicinale – chiamato avotermin – è già stato testato con successo sull’uomo. Il farmaco avotermin si basa sull’azione di una molecola conosciuta come fattore di crescita TGF 3, il quale influenza positivamente le cellule del collagene, componente chiave della pelle e indispensabile nel processo di cicatrizzazione. Mark Ferguson, dell’Università di Manchester, si dice entusiasta della nuova molecola selezionata ed è convinto che “possa presto diventare la terapia ufficiale anti-cicatrice”. In questo momento gli scienziati inglesi stanno cercando altri 350 volontari per avviare nuovi test e comprovare la validità di avotermin.

Un braccialetto dal MIT di Boston

Un braccialetto in grado di monitorare la pressione sanguigna 24 ore su 24. È il risultato ottenuto da un team di scienziati del MIT di Boston. Con questo nuovo strumento hitech la speranza dei medici è quella di riuscire a controllare meglio la salute delle persone che rischiano di andare incontro a qualche evento cardiovascolare. La misurazione della pressione avviene grazie a due sensori posizionati sul polso e sulla mano che sfruttano un sistema chiamato “velocità di trasmissione dell’onda di polso”. I dati raccolti dal braccialetto possono in seguito essere inviati al medico curante. Secondo gli specialisti il nuovo dispositivo entrerà in commercio fra circa cinque anni.

Contro il tumore alla prostata

Un farmaco da assumere quotidianamente, in grado di fermare la progressione del tumore alla prostata, potrebbe essere pronto nel giro di tre anni. Queste le conclusioni di uno studio effettuato da scienziati del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Il tumore alla prostata è un male molto comune, soprattutto in chi ha più di 50 anni: ogni anno, in Inghilterra, si registrano 35mila nuovi casi, e 10mila decessi a causa di questa malattia. Il nuovo farmaco battezzato MDV3100 è già stato testato sull’uomo coinvolgendo 30 pazienti terminali, per i quali le cure tradizionali s’erano rivelate inutili. Dai test s’è visto che il livello della proteina PSA legata alla malattia cala in una percentuale di malati superiore al 70%.

La strada di casa di salmoni e tartarughe

I biologi si sono sempre chiesti come fanno i salmoni e le tartarughe di mare a tornare nel luogo dove sono nati per riprodursi. Una risposta giunge oggi dagli studiosi dell’Università del North Carolina. Secondo gli esperti questi animali sfruttano il campo magnetico terrestre: assimilano ‘l’impronta magnetica’ del posto in cui sono nati e di essa si servono per tornare nel punto in cui si sono allontanati da piccoli, utilizzando anche l’olfatto. “Questi animali sembrano seguire la strategia secondo cui se il sito natale era abbastanza adatto a loro, allora dovrebbe esserlo anche per la discendenza – ha detto Kenneth Lohmann a capo dello studio. A questo punto gli scienziati vorrebbero utilizzare questa capacità dei salmoni e delle tartarughe di ritrovare il luogo natio, per salvaguardali dal pericolo di estinzione.

Contro l’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che colpisce circa una persona su cento. Fino ad oggi abbiamo usufruito di terapie in grado di stabilizzare il male e ridurre i dolori, ma non ancora capaci di risolvere completamente la patologia. Ora, però, una nuova speranza potrebbe arrivare da uno studio effettuato da scienziati dell’Università Cattolica di Roma, i quali hanno individuato per la prima volta le cellule responsabili della malattia. Si tratta di una sottofamiglia di linfociti T (cellule immunitarie) specifica per il collagene, proteina fondamentale per l’uomo. Secondo gli scienziati grazie a questa scoperta sarà possibile monitorare con successo il decorso della patologia, capire se le terapie funzionano e se c’è il rischio di ricadute.

Dimagrire stando seduti

Arriva da Israele la proposta di dimagrire stando seduti. Il riferimento è una sedia avveniristica, in grado di bruciare le calorie immagazzinate dall’organismo attraverso il raffreddamento controllato della schiena e dei glutei. La notizia è stata diffusa dal quotidiano locale Haaretz. L’invenzione è ad opera di due disegnatori industriali, Alex Padwa e Daniel Leibovicz, che hanno battezzato la sedia hitech “I-cool”. Secondo gli esperti questo trovato della tecnica è indicato soprattutto per chi ha problemi di peso e non riesce a vincere la sedentarietà. Oltre a combattere l’obesità, serve anche a climatizzare l’ambiente in cui si lavora.

Dolci & crescita

I bambini che amano i dolci crescono più in fretta degli altri. È il risultato di uno studio pubblicato da scienziati dell’Università di Washington. Gli esperti hanno coinvolto 140 ragazzini di età compresa fra gli 11 e i 15 anni, chiedendogli di bere sei bibite diverse, caratterizzate da gradienti zuccherini differenti, e di dare una valutazione da 0 a 5. In questo modo è stato possibile selezionare due gruppi: i golosi e i meno golosi. Infine i ricercatori americani hanno analizzato le urine dei giovanissimi verificando che nei primi, la quantità di sostanza chimiche legate alla crescita ossea, ha una concentrazione maggiore. Secondo gli esperti questa è la prova chi ha il debole per i dolci si sviluppa prima degli altri.

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