martedì 12 maggio 2009

I RE DELLA MEMORIA

Un uomo capace di memorizzare in 72 ore 23.200 parole. Che conosce alla perfezione 15 lingue. Con un quoziente intellettivo di 194 punti (decisamente al di sopra della media). Un uomo, insomma, con delle capacità cerebrali da guinness dei primati (e infatti vanta una serie di record mondiali). Si chiama Ramon Campayo, ha 43 anni e vive e lavora ad Albacete, in Spagna. Delle sue eccezionali capacità si è interessato il neuroscienziato dell’Università Complutense di Madrid, Manuel Martìn-Loeches che, come riporta l’ultimo numero del mensile OkSalute, per la prima volta ha analizzato il cervello di Campayo all’opera, applicandogli degli elettrodi sulla testa. Fotografando il suo cervello - tramite uno strumento sofisticato chiamato ‘magnetoencelografia’ - lo scienziato madrileno ha scoperto che l’abilità mnemonica di Ramon, sta semplicemente nel fatto di sapere elaborare molto prima degli altri gli stimoli esterni, dalle forme ai colori. Proprio attraverso la magnetoencelografia - e la valutazione quindi di piccoli campi magnetici generati dal cervello - è stato possibile misurare in quanto tempo i differenti gruppi di neuroni cerebrali si sincronizzano nel momento in cui si prende coscienza di qualcosa. A tal proposito va tenuto presente che un qualunque stimolo visivo raggiunge il cervello in circa 50 millisecondi. In seguito ce ne vogliono altri 80 per rendersi conto di ciò che abbiamo visto: per esempio un cane, una persona, la prima pagina di un quotidiano. Questi 130 millisecondi complessivi possono però aumentare – ritardando la risposta cerebrale - nel momento in cui compaiono delle ‘interferenze’, se cioè – fra noi e il soggetto che stiamo valutando – passa per esempio un’automobile, una bicicletta, una farfalla. Dallo studio è quindi emerso che, tutti questi parametri, sono assai differenti se si prende in considerazione la fisiologia cerebrale di Ramon Campayo. Martin-Loeches ha infatti visto che l’attività cerebrale del madrileno è molto più brillante e veloce di un comune mortale: Ramon percepisce gli stimoli visivi circa 30 millisecondi prima della maggior parte delle persone. Non solo. È anche molto più rapido degli altri nel dare risposte che compaiono su uno schermo: una persona comune impiega circa 250 millisecondi per rendersi conto del colore di un certo oggetto e comunicarlo vocalmente; Campayo risolve, invece, la situazione in 170 millisecondi. “Persone con una memoria prodigiosa innata, come il famoso Pico della Mirandola che imparò a memoria la Divina Commedia dopo averla letta una sola volta, sono molto rare – spiega a Libero Antonio Margaroli, professore di fisiologia presso l’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano – più frequenti sono invece individui come Ramon, in grado, attraverso specifici esercizi, di ricordare abilmente nomi, cose e situazioni. Anche in Italia abbiamo studiato un caso analogo qualche anno fa”. Il riferimento è a Gianni Golfera (vedi articolo sottostante), 32 anni, di Lugo di Ravenna, capace di imparare a memoria dall’inizio alla fine 261 libri. Ramon ha fatto di questa sua eccezionale abilità mnemonica una professione: ha infatti fondato una scuola, nella quale insegna ad affrontare esercizi in grado di rafforzare l’attività cerebrale. Gli esercizi si basano soprattutto su test di lettura rapida, un passo fondamentale per progredire nella memorizzazione. Secondo Campayo leggere seguendo ogni parola è una perdita di tempo. Bisognerebbe invece imparare a muovere gli occhi, sommare le parole, fotografare un testo come se fosse il titolo in grassetto di una canzone, di una poesia o di un racconto. Il successo dei suoi corsi lo ha dimostrato recentemente facendo partecipare la moglie al campionato del mondo di memoria: la signora Campayo Albacete – dotata di potenzialità intellettuali assolutamente normali – si è aggiudicata un prestigioso secondo posto. E ora, anche lei, è pronta per entrare nel guinness dei primati.

(Pubblicato su Libero il 12 maggio 09)

E l'alter ego di Ramon Campayo...

La Comunità Medica Internazionale lo ha definito l’uomo con la maggiore capacità mnemonica del mondo. Tanto per rendere l’idea di ciò di cui stiamo parlando basta ricordare che è in grado di imparare a memoria dall’inizio alla fine ben 261 libri. Non solo. La sua mente possiede anche la capacità di memorizzare numeri da 10 mila cifre, da ripetersi anche al contrario. Il suo nome è Gianni Golfera, ha 32 anni, è docente e ricercatore in strategie di apprendimento e memorizzazione, e da tempo i medici del San Raffaele di Milano e del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston lo tengono sotto osservazione per capire di più di questa mente brillante. “In realtà – spiega a Libero Golfera – io ho una intelligenza normalissima. Semplicemente faccio tesoro di accorgimenti che servono a rinforzare la memoria, piccoli esercizi quotidiani che tutti potrebbero affrontare. Le ultime ricerche in ambito scientifico riguardanti le mie capacità di apprendere e memorizzare – va avanti lo studioso - confermano che non risulta esserci nessun fattore genetico alla base di una memoria prodigiosa”. Ed è proprio partendo da questo presupposto che Golfera rende noto a tutti il suo metodo personale per incrementare le capacità mnemoniche: è il metodo Gigotec, da Gianni Golfera Technique. “Ho elaborato questo e-book dopo 16 anni di ricerche finalizzate al miglioramento della memoria e allo sviluppo delle risorse umane – ammette Golfera. Di questo metodo ne stanno beneficiando un po’ tutti: studenti, bambini, professionisti, deputati della Camera. “Sono 101 strategie per imparare a memorizzare ogni cosa con grande facilità – prosegue il ricercatore -. Strategie che esperti dell’ospedale del San Raffaele hanno definito “ideali per migliorare le prestazioni mnemoniche”. Ma vediamo alcune di queste strategie. Per esempio: come si fa a tenere a mente il norme di persone che ci hanno appena presentato e che, categoricamente, scordiamo dopo pochi secondi? “Quando ti presentano una persona nuova e vuoi ricordare il suo nome, oltre che utilizzarlo durante la conversazione ti conviene associarlo ad una persona che già conosci e che porta lo stesso nome – dice Golfera -. Se non conosci nessuno con quel nome, puoi ricordarlo comunque associandolo al nome di una persona famosa, ad esempio associandolo ad Alberto Sordi se il nome è Alberto. Con il mio insegnamento, i partecipanti possono apprendere facilmente i nomi di oltre 100 persone consecutivamente, impiegando solo un quarto di secondo per impararli, ricordandoli a tempo indeterminato”. Altri accorgimenti. La musica. Le onde alpha, caratterizzate dagli 8 ai 12 cicli al secondo, sono il sottofondo ideale quando si studia o si lavora. Il suggerimento è quindi quello di ascoltare a basso volume musica classica o sinfonica: così si favorisce la concentrazione e la capacità di apprendimento. Ordine: il piano su cui si lavora deve essere libero da oggetti che non si utilizzano. Il disordine confonde la mente e le idee. Orario: l’ideale per apprendere sono le 11 di mattina. L’orario peggiore le 14.00. Alla mattina il cervello è più fresco, più recettivo, al pomeriggio lo è meno, in particolare dopo aver mangiato. Pausa: il cervello ha una capacità di attenzione di 40 minuti. È dunque indispensabile concedersi delle piccole pause di 10 minuti una tantum. Acqua. Il nostro corpo è costituito soprattutto da acqua: per tale motivo la raccomandazione di Golfera è quella di mantenere il corpo sufficientemente idratato. Una corretta idratazione permette di ottenere una concentrazione migliore.

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