giovedì 4 giugno 2009

Arriva la prima automobile hitech in grado di "vedere" e frenare in caso di pericolo

Vincitrice di una recente edizione del Grand Challenge, gara tra costruttori di automobili avveniristiche, la prima macchina in grado di “vedere” ed evitare di investire pedoni e ciclisti è stata approntata dagli ingegneri della Volkswagen e della Daimler–Chrysler. Si tratta di un prototipo rappresentato dal dispositivo Save–U: quest’ultimo risulta caratterizzato da tre sensori che cooperando tra loro consentono alla macchina di frenare autonomamente. Il primo sensore corrisponde a un rilevatore visivo costituito da una telecamera. Il secondo da un sensore a infrarossi. Il terzo da un tradizionale radar. I segnali da essi ricevuti vengono indirizzati al computer di bordo che – in caso di pericolo, appunto – aziona automaticamente i freni. Secondo gli esperti dovremo comunque aspettare ancora qualche anno prima di poter disporre di macchine di questo tipo. Intanto, però, cresce il numero di case costruttrici intenzionate a sviluppare automobili sempre più ipertecnologiche. Da tempo alcuni produttori come Honda o Nissan stanno sperimentando tecnologie che permetteranno alle auto addirittura di “parlare tra loro”. Da risolvere ci sono però ancora dei problemi soprattutto di natura legale: una guida metà umana e metà automatica renderà infatti difficile stabilire le responsabilità in caso di incidenti. Avanti nei lavori sono anche i tecnici che si occupano dei sistemi elettronici di assistenza alla guida. In cantiere ci sono già dispositivi per regolare automaticamente la distanza tra i veicoli mediante sensori a infrarossi e inoltre il sistema di telecamere per la retromarcia per il mercato USA. Altra novità è l’assistente elettronico al parcheggio, che permette al conducente di governare l’auto in modo comodo e sicuro anche nei parcheggi più stretti.

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