venerdì 17 luglio 2009

Stop alla divisione cellulare con una proteina

Il ciclo cellulare non è irreversibile come ritenuto fino a oggi, ma può essere bloccato e addirittura ricondotto all’inizio del processo. Lo dice Gary Gorbsky della Oklahoma Medical Research Foundation in un recente articolo pubblicato su Nature. Grazie a questa scoperta sarà possibile riflettere sulla possibilità di individuare un farmaco che blocchi la proliferazione cellulare e quindi anche processi dannosi all’organismo come le metastasi. Gorbsky ha lavorato su colture cellulari, riuscendo a controllare la proteina responsabile della mitosi. Con mitosi ci si riferisce alla fase chiave del ciclo cellulare, quella in cui da una cellula madre si sviluppano due cellule figlie. È divisa in profase, metafase, anafase e telofase. Poco prima della divisione vera e propria che si ha alla fine della telofase avviene il processo noto come duplicazione del Dna: quando in pratica l’acido desossiribonucleico “raddoppia”, anticipando la migrazione dei cromosomi ai poli della cellula. Ed è qui che Gorbsky è intervenuto. Ha infatti impedito ai centromeri (cuore del cromosoma) di mettersi in moto per raggiungere i poli della cellula e quindi di concludere il tipico ciclo cellulare con la formazione delle due cellule figlie. I processi di divisione cellulare avvengono milioni di volte al giorno nell’organismo umano, e sono alla base della crescita e del funzionamento di tutti gli organi. A beneficiare della scoperta non saranno solo gli oncologi, ma anche chi lavora per risolvere le patologie genetiche più debilitanti.

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