mercoledì 7 ottobre 2009

"Heartscore": per prevenire le malattie cardiache con dieci anni di anticipo

Prevenire gli attacchi cardiaci, infarti e ictus, con dieci anni di anticipo. Un sogno che potrebbe diventare realtà grazie a un nuovo software approntato recentemente dagli studiosi della Società Europea di Cardiologia (Esc) e scaricabile direttamente da internet. Il programma è stato concepito perché tutti ne possano usufruire: l’originale copia in lingua inglese è stata infatti tradotta nelle 24 lingue parlate in Europa. Battezzato HeartScore si tratta di un software che assembla fattori di rischio individuali come pressione sanguigna, livelli di colesterolo e fumo - oltre all’età e al sesso del paziente - per delineare un profilo di rischio personalizzato. I dati raccolti vengono in seguito messi a confronto con quelli ricavati da 210mila pazienti analizzati nel corso di dodici studi europei. Sottolineano i ricercatori che a differenza delle tradizionali tabelle di rischio, che indicano un rischio totale, il programma consente a medici e pazienti di visionare fattori di rischio che cambiano. Pertanto se un individuo smette di fumare, le conseguenze – per esempio la minore probabilità di subire un infarto - vengono registrate nel programma. Inoltre con Heartscrore verrebbero evidenziati i benefici derivanti da eventuali interventi, e le indicazioni da seguire per cambiare determinate abitudini comportamentali e alimentari. Secondo le dichiarazioni di Jean - Pierre Bassand (nella foto, a sinistra), presidente dell’Esc “HeartScore è uno strumento eccellente per aiutare i medici a prevedere e discutere meglio i fattori di rischio con i loro pazienti. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di decesso in Europa, e quel che è peggio che per la maggior parte sarebbero prevenibili o quanto meno ritardabili con miglioramenti nello stile di vita”. Le malattie cardiovascolari uccidono in tutto il mondo 12milioni di persone all’anno e in Europa sono responsabili di oltre la metà dei decessi al di sopra dei 65 anni. La loro incidenza varia in modo allarmante da un paese europeo all’altro: in Francia muoiono prematuramente di cardiopatie quattro persone su 10mila, mentre in Lettonia il tasso di mortalità al di sotto dei 65 anni è sei volte maggiore. In Italia sono responsabili del 44 % di tutti i decessi. In particolare la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte nel Belpaese rendendo conto del 28% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto con il 13%, dopo i tumori. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. La malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici per la società. HeartScore è il risultato del lavoro dei ricercatori del Research Centre for Prevention and Health presso la Glostrup university Hospital in Danimarca.

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