domenica 10 gennaio 2010

LE 'FINI DEL MONDO' CHE VERRANNO

Per qualche astruso motivo l'uomo si diverte a pensare alla fine del mondo. Altrimenti non si comprenderebbe la ragione per cui salta fuori periodicamente l'argomento: sarebbe bello chiedere a uno psicologo il significato di questo godimento subliminale. Oggi, dunque, gli occhi sono tutti puntati sulla fatidica data del 21 dicembre 2012, quando, secondo il calendario Maya, ce ne andremo tutti al Creatore, non si sa bene per quale motivo, forse per una terrificante esplosione nucleare. E dopo? Che cosa accadrà il 22 dicembre quando, per l'ennesima volta (vi ricordate il Capodanno del 1999?), ci si renderà conto che non è successo un bel niente? Niente paura. C'è già pronta una lunga lista di 'fini del mondo', da tenere occupate generazioni e generazioni. Vediamole insieme. La fine del mondo successiva a quella del 21 dicembre 2012 avverrà il giorno di Pasqua del 2036. Responsabile, l'asteroide Apophis, un 'gigante spaziale' di 320 metri di diametro. Secondo i catastrofisti il corpo celeste impatterà con la Terra in un'area compresa fra l'Arabia e il Giappone, o tra il Madagascar e la Nuova Guinea. L'impatto sarà terrificante, pari alla potenza di 65mila bombe atomiche come quella esplosa su Hiroshima. Dati più sicuri sulla traiettoria del corpo celeste si potranno avere il 13 aprile 2029, quando Apophis passerà a soli 36mila chilometri dalla Terra. Nel 2038 ci sarà la fine del mondo secondo Nostradamus. "Quando Giorgio Dio crocifiggerà/e Marco lo resusciterà/e san Giovanni lo porterà…", starebbe a indicare l'Apocalisse nell'anno in cui la Pasqua cadrà il giorno di san Marco (25 aprile), il Venerdì Santo il 23 (San Giorgio) e il Corpus Domini a giugno: tutte queste coincidenze si verificheranno proprio nel 2038. La fine del mondo nel 2060 è, invece, profetizzata da uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi: Isaac Newton. Il padre della teoria gravitazionale sarebbe arrivato a questa conclusione nel 1704, consultando il Libro di Daniele (un libro biblico cifrato sulla storia del mondo): "Si assisterà alla rovina della nazioni malvagie, alla fine di ogni tristezza e sventura, al ritorno degli ebrei dall'esilio e al sorgere di un fiorente ed eterno Regno". Se anche dopo la profezia newtoniana, però, il genere umano sarà ancora fresco e pimpante, allora dovremo far riferimento alla cosiddetta Età dell'Oro, appannaggio della tradizione giudaica, secondo la quale la "fine dei giorni" avverrà dopo l'anno 6000 del calendario ebraico, corrispondente al nostro 2240. Questi dati sarebbero contenuti nel Talmud, nel trattato di Avodah Zarah: dopo il 2240 - e dopo la fantomatica battaglia di Armageddon - l'umanità rifiorirà in una nuova era, in cui tutti "avranno una conoscenza diretta di Dio". I seguaci dei movimenti New Age dicono invece che la fine del mondo coinciderà con la successiva Età dell'Acquario, che cadrà nel 3621 (ma c'è anche chi si riferisce, ancora una volta, al 21 dicembre 2012). Seguaci della New Age furono anche gli hippy, negli anni Settanta, convinti che all'Apocalisse succederà 'l'era della conoscenza' (appunto l'Età dell'Acquario) figlia di una religione cosmica, contrapposta alla religione del terrore (quella cristiana). Nel 4514, la fine del mondo per i buddisti, esattamente 4mila anni dopo la morte di Budda, avvenuta nel 514. Nessuno, però, sa ancora spiegare bene in che modo, per i seguaci dell'Illuminato, si verificherà la sparizione del genere umano. Infine le uniche vere e presunti 'fini del mondo' avverranno fra tantissimi anni. Fra 3miliardi di anni la nostra galassia, la Via Lattea, colliderà con la galassia di Andromeda. Secondo gli specialisti il fenomeno è già in atto: la galassia di Andromeda, infatti, si avvicina alla nostra a una velocità di circa120 chilometri al secondo. Maggiori dettagli in merito li avremo nel 2012 (Ah!) quando il satellite Gaia dell'ESA misurerà con grande precisione i parametri dei due insiemi di stelle. Poi, fra 5miliardi di anni, il sole avrà esaurito tutte le sue fonti di energia e inevitabilmente si spegnerà. Prima di spegnersi però si trasformerà in una gigante rossa - sarà cento volte più grande di come lo conosciamo oggi - e ingloberà gran parte dei pianeti del sistema solare, Terra compresa. A quel punto, in effetti, per gli esseri umani, non ci saranno grandi chance di sopravvivenza, ma c'è comunque chi ritiene che - per quella data - l'uomo sarà già al sicuro, in qualche tranquillo angolo del vasto universo… Sempre e comunque in attesa di una nuova imminente fine del mondo.

(Pubblicato su Libero il 10 gennaio 10)

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