venerdì 2 luglio 2010

Ottenuto in laboratorio un mini-fegato perfettamente funzionante

Staminali embrionali del fegato
Un piccolo fegato in grado di funzionare autonomamente è stato sviluppato da scienziati inglesi partendo da cellule staminali del cordone ombelicale. È la prima volta che degli studiosi riescono a creare dal "nulla" un organo umano. "Siamo ancora all’inizio - precisano gli esperti - ma da qui pensiamo di partire per riuscire, entro cinque anni, a intervenire efficacemente su chi è gravemente malato di cirrosi e neoplasie epatiche". Gli scienziati hanno dato vita a un mini fegato delle dimensioni di un penny (come una monta da cinque centesimi di euro): è minuscolo ma funziona benissimo. Per arrivare a questo risultato hanno inserito le staminali ricavate dal cordone ombelicale in un bioreattore (un apparecchio creato dalla NASA per simulare l’assenza di gravità), che ha consentito loro di moltiplicarsi a grande velocità. In seguito le cellule sono state “allevate” con farmaci e ormoni, fino a quando non si sono trasformate in tessuto epatico: l’organo in miniatura servirà agli specialisti per testare l’efficacia di nuovi farmaci. Sempre sul fronte dell’ipotesi di arrivare un giorno a creare in laboratorio organi nuovi da impiantare in sostituzione di quelli precocemente invecchiati o malati, è di questi giorni anche la notizia relativa alla sopravvivenza di topolini senza reni, trattati con organi creati con cellule embrionali e impiantati negli animali stessi. Gli organi cresciuti in laboratorio li hanno tenuti in vita 7-8 giorni a dimostrazione che funzionano facendo le veci dell’organo asportato sperimentalmente. Gli studi sono stati condotti dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis e divulgati dalla rivista specializzata “Organogenesis”.

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