domenica 26 dicembre 2010

La riforma scolastica di Ken Robinson


KEN ROBINSON
Inglese di Liverpool (1950), è un ex professore di educazione artistica presso la University of Warwick. È considerato uno dei maggiori esperti in campo educativo e lavora con le principali strutture mondiali specializzate nello sviluppo della creatività. Ha scritto parecchi libri fra cui Out of Our Minds: Learning to be Creative, suo maggiore successo. Nel 2003 ha ricevuto il titolo di cavaliere dalla regina Elisabetta II per i suoi contributi al mondo dell'arte. Vive a Los Angeles con la moglie e due figli.
Febbraio 09, The Guardian
NEL SUO LIBRO THE ELEMENT SOSTIENE CHE IL NOSTRO APPROCCIO ALL'INSEGNAMENTO È SBAGLIATO.
L'attuale sistema scolastico soffoca, infatti, la creatività dei ragazzi, mentre dovremmo cominciare a dare spazio al cosiddetto “pensiero creativo”. Come diceva Picasso, tutti i bambini nascono artisti, poi, però, la loro creatività e la loro immaginazione vengono meno, a causa degli insegnamenti ricevuti.
QUAL È IL VERO PROBLEMA?
Non viene data ai più giovani la possibilità di esplorare se stessi, analizzando le vere esigenze e le singole inclinazioni. In questo modo gli interessi reali di un bambino non emergono.
MA NON È SOLO COLPA DEI PROFESSORI.
È l'intero sistema scolastico a essere sbagliato. A cominciare dalla fiscalità degli orari. Non ha senso far durare sempre e in ogni caso una lezione 40 minuti. Anche questo è un modo per uccidere la creatività. Inoltre le tante materie dovrebbero avere la stessa importanza: la danza, come la matematica.

Giugno 09, abc.net
IL FALLIMENTO DEL SISTEMA EDUCATIVO È PROVATO ANCHE DA PERSONAGGI FAMOSI COME PAUL McCARTNEY CHE DICONO DI NON ESSERE STATI CAPITI A SCUOLA. È UNA STORIA COMUNE A MOLTE ALTRE PERSONE?
Paul, in effetti, è andato a scuola a Liverpool e nessuno s'è accorto del suo talento. La sua storia, però, è tipica di moltissimi altri individui, a partire dagli altri Beatles.
PERCHÈ È COSÌ DIFFICILE EVIDENZIARE IL TALENTO DI UNA PERSONA?
Spesso il talento è sepolto in profondità: i nostri sistemi di istruzione, non sono pronti a scavare fino in fondo, così molte persone dotate finiscono per essere considerate degli emarginati.
COS'È LA CREATIVITÀ?
Lo potrei spiegare con l'esempio di una bambina che ho conosciuto e che stava facendo un disegno. La maestra le si avvicinò chiedendole cosa stesse disegnando. Lei le rispose che stava disegnando Dio. La maestra allora le disse che nessuno sapeva che immagine avesse Dio. Ma lei la lasciò a bocca aperta rispondendole: «Adesso, con il mio disegno, lo vedranno tutti».



Febbraio 06, ted.com
È COSÌ IMPORTANTE LA CREATIVITÀ?
Lo è tanto quanto l'alfabetizzazione. Dunque chi va a scuola dovrebbe essere valutato per i suoi risultati tipicamente accademici, ma anche per le sue capacità di creare qualcosa dal nulla, con l'ingegno e la fantasia.
IN CHE MODO UNO SBAGLIO PUÒ GIOVARE ALLA CREATIVITÀ?
Se non si è preparati a sbagliare, e non si comprende l'utilità dello sbaglio, difficilmente si arriva a creare qualcosa di originale. Gli adulti perdono la loro creatività naturale perché sono terrorizzati di sbagliare e cercano di non commettere mai errori. Loro malgrado.
DOVE ISTRUZIONE PUBBLICA E REALI NECESSITÀ DEGLI STUDENTI NON SI INCONTRANO?
Il nostro sistema educativo è tarato unicamente per forgiare professori universitari. Con ciò solo chi è predisposto a lavorare con un certo metodo ha la possibilità di emergere. Tutti gli altri sono tagliati fuori.

Febbraio 10, ted.com
SI PARLA TANTO DI CRISI ECONOMICA E CLIMATICA. MA ESISTE ANCHE UNA CRISI DI RISORSE UMANE.
Esistono molte persone che trascorrono l'intera esistenza, senza una reale consapevolezza delle proprie capacità: incontro un mare di individui convinti di non essere bravi in niente. Il fenomeno, di conseguenza, si traduce in una crisi di risorse umane,
OGNI SISTEMA EDUCATIVO NEL MONDO, PERÒ, È STATO RIFORMATO O STA PER ESSERE RIFORMATO.
Ma non è abbastanza. Le riforme non servono più a niente. Perché semplicemente migliorano un sistema fallimentare. Non abbiamo bisogno di una evoluzione del sistema educativo, ma di una rivoluzione.

martedì 21 dicembre 2010

I 50 milioni di anni del girasole


IL GIRASOLE? HA 50 MILIONI DI ANNI
L'hanno scoperto degli studiosi dell'Argentinian Museum of National Sciences in Buenos Aires. Gli esperti hanno utilizzato la biologia molecolare per risalire alle origini delle Asteracee, la famiglia di appartenenza del girasole (ma anche delle comuni margherite e del caratteristico soffione). Fondamentale anche il ritrovamento di un fossile in Sudamerica riportante le caratteristiche botaniche salienti del raggruppamento tassonomico. Dalle analisi svolte le Asteracee avrebbero iniziato il loro cammino evolutivo 50 milioni di anni fa, in pieno Eocene.

BIODIVERSITA'AMAZZONICA
Una specie ogni tre giorni. Con questa media vengono scoperti nuovi animali e piante in Amazzonia secondo uno studio condotto dal WWF. Nell'ultimo reportage effettuato dall'ente ambientalista, risultano classificati 637 tipi di nuove piante, 257 pesci, 216 anfibi, 55 rettili, e 39 mammiferi. Fra questi anche specie straordinarie come il delfino rosa boliviano e il pappagallo calvo.

TELETHON FA LUCE SUI MISTERI DELL'ALZHEIMER
Studiosi dell'IrccsFondazione Santa Lucia e dell'Università Tor Vergata di Roma, hanno evidenziato i meccanismi molecolari che interferiscono con la comunicazione corretta fra neuroni, creando i presupposti per lo sviluppo della nota malattia neurodegenerativa. Gli esperti hanno individuato nella proteina caspasi 3, un ruolo fondamentale per il buon funzionamento delle sinapsi, i punti di incontro fra le cellule del cervello. Farmaci somministrati ai topi hanno dimostrato che agendo su questa proteine è possibile migliorare l'attività neuronale. Lo studio non è certo risolutivo, ma consentirà lo sviluppo di nuove terapie per contrastare una fra le malattie più diffuse nel mondo, che solo in Italia coinvolge mezzo milione di persone dai 60 anni in su.

MANO BIONICA
Una grande innovazione tecnologica per quanto riguarda le protesi degli arti è stata messa a punto dai tecnici del Centro Inail di Vigorsio di Budrio. Si tratta di una mano poliarticolata che consente numerosi movimenti e possibilità di “prese” diverse in base alle esigenze del malato. Per ora è in fase di sperimentazione, negli Stati Uniti e in Italia, ma presto potrebbe entrare a tutti gli effetti sul mercato.




IL COLORE DELLA LINGERIE? TI AIUTA A CAPIRE CHI SEI
Le donne che vestono indumenti intimi rossi, sono quelle più sfrenate sessualmente, che amano condurre il gioco e proporsi senza remore. La biancheria rosa è tipica di donne romantiche e gentili, più interessate all'affetto che non al sesso. Simili le donne che prediligono gli indumenti color carne. La scelta del nero, secondo Biancamaria Fracas, psicologa e consulente sessuale bresciana, è frequente nelle donne con una personalità decisa e appassionata, e sono di solito le più maliziose. Infine chi veste bianco rivela un carattere innocente, ma non per questo chiuso ai piaceri sessuali.

SCOPERTO IL PRIMA PIANETA EXTRAGALATTICO
Si tratterebbe di un corpo celeste in orbita intorno a una stella da poco entrata a far parte della Via Lattea, dopo la collisione con una galassia avvenuta fra i 6 e 9 miliardi di anni fa. Questa la conclusione di uno studio condotto da esperti del Max Planck Institute for Astronomy di Heidelberg. Il pianeta extragalattico è stato battezzato HIP 13044 b e presenterebbe una circonferenza 1,25 volte più ampia di quella di Giove, il più grande pianeta del Sistema solare.

ENERGIA GREEN DA UNA PIANTA
È detta erba dell’elefante (Pennisetum purpureum) e un team di scienziati australiani e cinesi ne ha scoperto le particolari caratteristiche: ha un alto potenziale nella produzione di etanolo e assorbe metalli pesanti e altre scorie inquinanti dal suolo. Nel caso di contaminazione da idrocarburi, l’erba pompa ossigeno nel suolo, favorendo la biodegradazione; nel caso di metalli pesanti (rame, zinco, piombo) è in grado di risucchiarli e accumularli nella parte alta della pianta.

IL PIAVE RESTITUIESCE I RESTI DI UN'ANTICA PIROGA
In questi giorni sono terminate le analisi dendrocronologiche che ne hanno attestato l'effettiva antichità: risalirebbe, infatti, al IX secolo. Si tratta di un'imbarcazione in legno di quercia utilizzata per gli scambi commerciali lungo il corso del fiume veneto. I dettagli del ritrovamento possono essere approfonditi consultando la rivista Annali del Museo Civico di Rovereto presso il sito: museocivico.rovereto.tn.it/annali.

LA DOPPIA CONQUISTA DELL'AMERICA
L'analisi di crani appartenuti a paleoamericani vissuti 11mila anni fa e mille anni fa, provano che la conquista delle Americhe è avvenuta in due fasi successive. Le loro differenti caratteristiche morfologiche inducono gli antropologi a credere che il passaggio di uomini moderni dall'Asia all'America del Nord sia avvenuta in almeno un paio di ondate migratorie (ma a questo punto potrebbero essere state molte di più).

giovedì 16 dicembre 2010

Pronta al decollo la prima macchina volante

Palv potrà volare fino a 1.500 metri di quota
Le code in macchina? In futuro saranno solo un ricordo. Lo dice l’olandese John Bakker, titolare della Spark design. Bakker ha inventato un mezzo che consentirà di viaggiare sia in strada che in aria. Si chiama Palv (da Personal air and land vehicle, veicolo personale aereo–terrestre), ed è una specie di incrocio tra una automobile, una moto, e un mini elicottero. Il primo prototipo ha già visto la luce in questi mesi: il suo costo si aggira intorno ai 10 milioni di euro. A terra il Palv ha un’autonomia di 600 chilometri e i suoi consumi si aggirano intorno ai trenta chilometri al litro, immaginando di mantenere una velocità media di 100 chilometri orari. Azionando un semplice pulsante è possibile alzarsi in volo, senza superare i 1.500 metri di quota, e viaggiando alla velocità massima di 195 km/h, nonostante il peso di 550 chilogrammi. Cinquanta sono i metri di rincorsa necessari per decollare, mentre ne sono sufficienti appena cinque per atterrare. Per info: http://www.pal-v.com/

domenica 12 dicembre 2010

La (vera) storia della cintura di castità

La cintura di castità conservata nei musei veneziani
Si è soliti pensare alla cintura di castità come allo stratagemma utilizzato da mariti gelosi, per non consentire alla propria consorte di vivere esperienze extraconiugali. In realtà, le analisi compiute sulla cintura di castità conservata presso il Museo di Palazzo Ducale a Venezia, rivelano che la sua finalità era un'altra: proteggere le donne dagli assalti nemici e non far sì che venissero stuprate, causando la nascita di figli indesiderati. In pratica la cintura di castità era una specie di mini armatura, concettualmente riconducibile a quella tradizionale indossata dai mariti durante i combattimenti. Come si è arrivati a queste conclusioni? Valutando le caratteristiche del lucchetto romano, col quale venivano “saldate” le varie parti dell'oggetto; verificando che la cintura di castità era in grado di proteggere solo l'organo vaginale; considerando, infine, che non sarebbe stato possibile indossarla per troppo tempo se non correndo il rischio di ammalarsi seriamente. Nel primo caso il riferimento è a un particolare lucchetto che non sigillava completamente la cintura di castità, ma serviva solo a ritardarne l'apertura; in pratica rendeva impossibile sbrigare in fretta e furia un rapporto (quindi impediva lo stupro), ma non vietava all'indossatrice di liberarsene in tutta tranquillità una volta scampato il pericolo. Il lucchetto romano era fissato con una specie di punteruolo che chiunque, dopo un po' di lavorio manuale, sarebbe stato in grado di divellere. D'altra parte è altrettanto significativo che se la cintura di castità fosse nata davvero per impedire a una donna di tradire il consorte, avrebbe assunto una forma diversa: in particolare sarebbe stata forgiata in modo tale da impedire qualunque tipo di penetrazione. E invece è chiaro che – così com'era caratterizzata - “riparava” solo la parte legata alla riproduzione. Infine va analizzato il fatto che, la cintura di castità tipica dell'immaginario collettivo, è quella che le potenziali fedifraghe avrebbero dovuto indossare per tutto il tempo di lontananza del marito impegnato in una missione di guerra. In realtà questo aspetto avrebbe comportato l'insorgenza di pericolose infezioni, dovute alla scarsa igiene causata dall'impossibilità di pulirsi adeguatamente, e quindi non è accettabile. La cintura di castità poteva, dunque, essere indossata al massimo per qualche giorno, giusto il tempo per proteggersi da eventuali assalitori o per compiere un viaggio in tranquillità. La cintura di castità presente nel Museo veneziano è quella descritta da Konrad Kyeser, un ingegnere tedesco del Quattrocento, autore del Bellifortis, un trattato sulle macchine d'assedio, dal quale prese spunto anche Leonardo Da Vinci. Il manoscritto risale al 1405 e illustra la cintura di castità che Francesco II di Carrara, tiranno padovano, impose alla moglie secondo le leggende di una bellezza eccezionale. Queste nuove conclusioni sfatano così il mito della cintura di castità legata ai cavalieri medievali che durante le crociate si assentavano per parecchio tempo, e che per assicurarsi la fedeltà delle mogli, le obbligavano a indossare l'ingombrante oggetto. La cintura di castità era caratterizzata da una fascia pubica metallica collegata a una banda dello stesso materiale che avvolgeva la vita della donna da “proteggere”. L'interno era rivestito di velluto o pelle, così da non provocare escoriazioni e ferite. È invece della fine del XIX secolo la cintura di castità maschile, nata principalmente per impedire la masturbazione, all'epoca considerata anticamera di cecità e pazzia.

giovedì 9 dicembre 2010

Il rene artificiale di Shuvo Roy

Shuvo Roy mostra il rene artificiale
Lo scopo è mandare in pensione la dialisi, l'unica terapia (con il trapianto) in grado di curare efficacemente l'insufficienza renale, male di cui soffrono milioni di persone. Gli scienziati dell'University of California, grazie ai progressi nanotecnologici, hanno, infatti, creato un'apparecchiatura, grande come una tazzina del caffè, capace di compiere lo stesso lavoro effettuato dai macchinari per la dialisi tradizionale. Verrebbe impiantata nell'organismo malato, e consentirebbe di assolvere le funzioni normalmente esplicate dai reni: filtrare tossine, regolare la pressione sanguigna, produrre vitamina D. Non sono previste, però, pompe, né batterie per il suo funzionamento, e rispetto al classico trapianto di organo, non si avrebbero problemi di rigetto. Peraltro il marchingegno hitech avrebbe un'autonomia di decenni. I test sono stati compiuti per ora solo sui topi, ma presto si spera di poter agire anche sull'uomo. Shuvo Roy, che ha condotto le ricerche, afferma che se tutto filerà secondo i programmi, la scoperta potrebbe rivelarsi una vera benedizione per i nefropatici, che potrebbero tornare a vivere una vita (quasi) normale. Ma quando l'uomo potrà concretamente beneficiare di questa apparecchiatura? Secondo Roy è realistico pensare che il nuovo congegno medico potrà essere utilizzato su larga scala entro cinque anni. E per un malato di reni non sarà più necessario sottoporsi tre volte la settimana (per quattro ore) a una seduta dialitica. "La proposta di Roy è sicuramente interessante", racconta a Oggi Giuseppe Vezzoli, nefrologo dell'ospedale San Raffaele di Milano, "tuttavia è necessario essere cauti per non dare false speranze ai malati. Il futuro è nella nanotecnologia, ma non possiamo dire in quanti anni un'apparecchiatura del genere potrà essere disponibile ufficialmente". Va inoltre considerato che la letteratura scientifica attuale non spiega nei dettagli i lavori compiuti dal professore indiano. "Occorre dunque capire in che modo l'organismo umano reagirà al contatto con un'apparecchiatura del genere", chiude Vezzoli. "Il problema del rigetto va sempre tenuto in alta considerazione".

Disegno illustrante il passaggio del sangue dai filtri del rene artificiale


sabato 4 dicembre 2010

Harry Potter, l'ultima sfida di Jairam Ramesh

JAIRAM RAMESH è ministro dell'Ambiente indiano dal 2009 e membro del National Advisory Council. Nato nel 1954 a Chikmagalur, ha iniziato la carriera come assistente dell'economista Lovraj Kumar al Bureau of Industrial Costs and Prices. Ha lavorato anche come editorialista per Times of India, India Today, e The Telegraph. È sposato con K. R. Jayashree dal 1981.
Luglio 09, hindu.com
«PENSARE A LIVELLO LOCALE, AGIRE LOCALMENTE». È IN QUESTA DIREZIONE CHE INTENDE MUOVERSI PER SALVAGUARDARE L'AMBIENTE?
Certamente. L'India ha già iniziato a sentire gli effetti dei cambiamenti climatici. È giunto il momento di smettere di guardare al surriscaldamento globale come a una questione internazionale. Va osservata la situazione locale, prendendo atto delle risorse idriche, di quelle agricole, e del consumo di energia di ogni singolo Paese.
Settembre 10, greenreport.it
HA RECENTEMENTE TRACCIATO UN QUADRO PESSIMISTICO DEL VERTICE ONU SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO CHE SI TERRA' A CANCUN, IN MESSICO.
Penso francamente che Cancun non vada da nessuna parte: gli impegni finanziari assunti a Copenaghen dai Paesi sviluppati non sono ancora stati soddisfatti e non sembrano poter essere soddisfatti a breve.
L'ACCORDO DI COPENAGHEN PREVEDEVA UN 'FAST START' PER 30 MILIARDI DI DOLLARI DA STANZIARE FRA IL 2010 E IL 2012 PER L'ASSISTENZA AI PAESI IN VIA DI SVILUPPO PER AFFRONTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI, MA A QUANTO PARE LA 'PARTENZA RAPIDA' PROCEDE COME UNA LUMACA.
Per questo motivo le aspettative per Cancun dovrebbero essere molto, molto modeste. La situazione politica ed economica USA è critica: gli Stati Uniti non sono in grado di svolgere un ruolo di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici.
E GLI EUROPEI?
Gli europei non faranno nulla fino a quando gli americani non faranno qualcosa. Gli americani non faranno nulla fino a quando i cinesi non faranno qualcosa. E noi facciamo un giro di giostra.
Ottobre 10, timesindia.com
L'INDIA AVRA' ENTRO IL 2015 UN LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE SOTTERRANEO PER STUDIARE I NEUTRINI.
Quando sarà completato ospiterà il più grande magnete del mondo e darà al Paese un forte impulso per lo studio delle leggi della natura.
Ottobre 10, dnaindia.com
IL 23 SETTEMBRE SETTE ELEFANTI SONO STATI UCCISI DAL PASSAGGIO DI UN TRENO.
Per questo nei prossimi giorni incontrerò Mamata Banerjee con la quale discuterò dell'idea di ridurre di 20-25 chilometri all'ora il limite di velocità dei treni, in corrispondenza dei cosiddetti 'corridoi degli elefanti'.
Novembre 10, ahmedabadmirror.com
INCOLPA HARRY POTTER PER IL PERICOLO ESTINZIONE DI ANIMALI NOTTURNI COME LE CIVETTE E I GUFI. COME MAI?
E un fenomeno riguardante le classi medie del paese, abituate a regalare ai propri piccoli un rapace. Così facendo soddisfano il loro desiderio di assomigliare al maghetto inglese, diventato famoso anche per il suo rapporto “intimo” con una civetta (Edvige, avuta in regalo da Hagrid, ndr.), ma compromettono il futuro di specie ornitologiche importanti.
Agosto 10, salvaleforeste.it
HA BLOCCATO IL CONTROVERSO PROGETTO DELLA VEDANTA RESOURCERS VOLTO ALL'ESPANSIONE DELLA MINIERA DI BAUXITE SULLE COLLINE SACRE ALLA TRIBU' DEI DONGRIA KONDH.
La Vedanta Resources ha violato la legge sulla protezione ambientale e sulla protezione delle foreste. Per questo motivo il cosiddetto progetto Niyamgiri Hills non può andare avanti.
IN PARTICOLARE È STATA BLOCCATA LA FASE II DEL PROGETTO.
Esattamente, quella concernente l'abbattimento vero e proprio degli alberi. La fase II è stata ufficialmente respinta e, pertanto, l'autorizzazione ambientale per la miniera è inutilizzabile.