martedì 20 marzo 2012

Lunga vita all'American cheese


È disponibile a fette, in cubetti, e addirittura in forma liquida o in bombolette spray. L'american cheese – un formaggio fuso a base di cheddar – ha una grande varietà di aspetti, ma è quasi sempre arancione. E deve gran parte delle sue caratteristiche all'Inghilterra, nome compreso. A metà Ottocento la popolazione britannica era in grande espansione. E poiché era abituata al cheddar dal colore intenso, gli esportatori americani decisero di tingere il loro formaggio bianco con l'annatto, un colorante estratto dai semi della pianta Bixa orellana. Nel 1863 – si legge sull'ultimo numero di National Geographic - gli inglesi acquistarono ben 22,6 milioni di chili del cheddar colorato e lo battezzarono “american cheese”. Il nomignolo prese piede e, con l'incremento della popolazione statunitense, i consumi del formaggio raggiunsero  livelli mai visti prima. Durante la Prima guerra mondiale James L. Kraft inventò nuove versioni del prodotto, sempre a base di cheddar, sempre arancioni, che andarono a finire persino nelle razioni dei soldati americani, stimolando una richiesta di mercato, che perdura ancora oggi, di alimenti dal colore a dir poco intenso. Il sapore del cheddar? È dolce quando è giovane, e piccante con sentori di nocciola e di tostatura quando è stagionato, e la sua forma è cilindrica o a parallelepipedo di dimensioni variabili (dai 4,5 ai 30kg). 

Tipici formaggi italiani... 


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