lunedì 2 aprile 2012

Architetture animali


Barriera corallina
Quelli che chiamiamo comunemente coralli, rappresentano in realtà l'azione costruttrice di minuscoli animali chiamati antozoi, classe di animali appartenente al phylum degli cnidari. Sono piccoli polipi, simili ad anemoni marini, perfettamente a loro agio in colonie, la cui prerogativa è quella di produrre carbonato di calcio e vivere in simbiosi con alghe fotosintetizzanti. Al contrario di quanto si pensa, i coralli non crescono solo nei luoghi caldi, ma anche a latitudini elevate, in corrispondenza per esempio dei mari che circondano la Scandinavia e la Gran Bretagna. Le prime barriere coralline risalgono a 500milioni di anni fa.


Castoro
Sono animali semi-acquatici, esperti nella fabbricazione di dighe. Le edificano in prossimità delle tane in cui dimorano per incrementare la profondità dell'acqua, difendersi e creare micro-habitat ideali per la propria sussistenza. Le costruiscono servendosi di tronchi, rami, pietre e fango. Alcune possono raggiungere il metro e mezzo di altezza e i tre metri di larghezza. Il record spetta a una diga in Colorado lunga trecento metri. I castori appartengono al gruppo dei roditori: in media pesano 20 chili, per 75 centimetri di lunghezza e 30 centimetri di altezza. Presentano denti molto sviluppati con i quali riescono a lavorare abilmente il legno. Di solito puntano ad alberi aventi un diametro compreso fra 5 e 20 centimetri.


Vespa
Il nido di vespe si compone di celle realizzate con un materiale che ricorda il cartone. In effetti viene ottenuto dall'impasto di legno e saliva. Possono sorgere su rami, rocce, tetti, grondaie. Il numero di componenti di un nido è estremamente variabile e può andare da poche unità a più di 100mila individui, come accade in alcune specie tropicali. Le vespe appartengono agli imenotteri, raggruppamento tassonomico che comprende animali sociali come api e formiche. Dalla analisi svolte, però, sembrerebbero meno evolute dei cugini “apiformi”, con strutture sociali e abilità di fabbricazione di nidi ineguagliabili nell'ambito degli insetti.
 

Pendolino europeo 
Il pendolino europeo (Remiz pendulinus) è un piccolo uccello lungo 11 centimetri e pesante 10 grammi. Con la testa grigia, maschera nera e il groppone rossiccio, fabbrica grossi e confortevoli nidi, dove le femmine possono deporre le uova comodamente. Per costruirlo utilizzano fibre animali o vegetali, brandelli di ragnatele, semi piumati di piante. Il nido ha una tipica forma a fiasco pendente, con un'apertura rivolta verso il basso. L'animale nidifica soprattutto nelle regioni settentrionali dell'Eurasia, dove abbondano corsi d'acqua e ambienti lacustri come canneti e pioppeti. È presente anche in Italia dove viene spesso a svernare. 


Ragno costruttore 
I ragni sono noti per la capacità di costruire tele in grado di riprodurre bidimensionalmente anche le forme geometriche più complesse. Ma ci sono altresì specie di aracnidi che arrivano a edificare vere e proprie impalcature filiformi, strutture di notevole ampiezza, abitate da moltissimi esemplari. È il caso di un ragno che abita il Pakistan e che per sfuggire alle bizzarrie climatiche colonizza gli alberi dalle radici alle sommità, impedendo la fotosintesi clorofilliana e quindi provocandone la morte. Situazioni analoghe si sono verificate negli USA, dove – in vari punti geografici – dozzine di specie di aracnidi si sono organizzate in colonie, rivestendo con le loro tele intere aree boschive.


Caterpillar 
La processionaria dei pini (Traumatocampa pityocampa) è detta anche bruco del pino o “caterpillar”. È un lepidottero, in pratica una farfalla, le cui larve si sviluppano sul pino nero, pino silvestre, pino marittimo, larice e cedro. Le larve si nutrono delle foglie, creando gravi problemi alle piante. Durante lo sviluppo secernano un filo sericeo (analogo alla seta) con il quale costruiscono e allargano il nido in cui vivono. Spesso queste “strutture architettoniche” del regno animale, raggiungono dimensioni notevoli, assumendo forme varie e spettacolari. Lo stadio adulto vede lo sviluppo di farfalle da colore grigiastro, dal corpo tozzo e peloso, con un'apertura alare media di 40 centimetri. 


Tricottero 
I tricotteri sono insetti metamorfici appartenente alla sottoclasse pterygota. Da adulti sono caratterizzati da corpi di colore brunastro, lunghi fino a 25 millimetri. Le loro capacità architettoniche si identificano nella capacità di costruire – durante lo stadio larvale – astucci nei quali si rifugiano per far fronte ai numerosi predatori. Vengono anche detti portalegna o portasassi. Per fare ciò utilizzano qualsiasi materiale disponibile: sabbia, conchiglie, ramoscelli e rifiuti. A maturazione avvenuta, abbandonano le acque per svolazzare con ali fragili fra gli steli degli ambienti acquatici, ma il ridotto apparato boccale fa sì che la loro esistenza non si prolunghi per più di un mese. 


Tessitore beccogrosso 
Specie ornitologica (Albifrons amblyospiza) dell'Africa sub-sahariana, dal piumaggio scuro e dimensioni contenute. Utilizza per i suoi nidi strisce d'erba e foglie che compatta fino a creare delle masse rotondeggianti che si innestano con facilità lungo le canne vegetali che contornano fiumi e stagni. È soprattutto il maschio a occuparsi di questa attività, mentre la femmina incuba le uova e procura il cibo ai nuovi venuti. Per la realizzazione di un nido occorrono da due a dodici giorni. Si nutre di semi di girasole e frutti di bagolaro. Ma non disdegna formiche, termiti e piccoli coleotteri. 


Aquila di mare 
È un uccello predatore del NordAmerica, nonché simbolo degli USA dal 1782. Gli esemplari adulti sono caratterizzati da un corpo ricoperto da piumaggio marrone e da una coda e una testa bianche; l'apertura alare può raggiungere i tre metri di ampiezza. Si nutrono di salmoni e trote, ma anche cuccioli di lupo o renna. La femmina è più grossa del maschio, un tipico caso di dimorfismo sessuale. L'Haliaeetus leucocephalus, detta comunemente aquila di mare dalla testa bianca, costruisce nidi giganteschi, che di anno in anno si ingrandiscono sempre più, di solito in cima a qualche albero. Possono arrivare a costruire coni di 4 metri di altezza e 2,5 metri di diametro. All'interno di essi depongono le uova 1-3 volte all'anno. 


Il tessitore mascherato africano 
È una delle specie ornitologiche maggiormente esperte nell'arte di costruire nidi. Ploceus velatus presenta colorazioni vivaci, giallo verdi, e un robusto becco. I tessitori mascherati nascono con l'attitudine di elaborare nidi particolarmente sofisticati, ma crescendo affinano la loro tecnica fino a diventare veri e propri maestri nella costruzione di ripari per la deposizione delle uova e l'accudimento dei piccoli. Mostrano un'intelligenza particolarmente spiccata. Studiosi dell'Università di Edimburgo li hanno osservati da vicino verificando che ogni nido rappresenta una realtà “architettonica” a se stante, che varia anche in base alla collocazione geografica delle colonie. S'è visto che utilizzano prevalentemente steli d'erba, che “manipolano” da veri artigiani, muovendosi da destra a sinistra. L'intreccio che ne deriva assicura un confortevole e compatto nido nel quale vivere comodamente.

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