venerdì 20 luglio 2012

Popcorn che bontà


Si dice che siano soprattutto frutta e verdura a fare bene alla salute, per via dell'alto contenuto di antiossidanti. Oggi, però, si scopre che questa caratteristica è riscontrabile anche in un cibo che l'immaginario collettivo (ma anche le campagne mediche) difficilmente assimilano a una dieta salutare: i popcorn. Gli studiosi della Scranton University in Pennsylvania hanno infatti riferito che, il prodotto per antonomasia di feste popolari e sale cinematografiche, contiene grandi quantità di polifenoli, principi attivi dal conclamato potere antiossidante; sotto questa categoria rientrano tutte quelle sostanze in grado di contrastare i radicali liberi, molecole alla base dell'invecchiamento e dell'insorgenza di molte patologie. La ricerca, presentata nel corso del 243esimo meeting dell'American Chemical Society (Acs), a San Diego, ha preso in considerazione la quantità di polifenoli presenti in frutta, verdura, popcorn e vari altri alimenti. S'è, dunque, visto che i polifenoli sono concentrati soprattutto nei popcorn, mentre negli altri cibi, compresi frutta e verdura, risultano troppo diluiti e, quindi, meno efficaci: l'acqua rappresenta solo il 4% del peso dei popcorn, contro il 90% del peso riscontrabile in un frutto. «Ciò non significa che il popcorn può rimpiazzare la frutta, considerata una fonte di vitamine e di minerali insostituibili», dice Joe Vinson, a capo dello studio, «ma può essere un modo piacevole per assumere sostanze preziose per l'organismo». Vinson rivela che la concentrazione di antiossidanti nei popcorn è analoga a quella delle noci, ed è fino a 15 volte superiore a quella presente nelle tortillas integrali. È stato inoltre calcolato che il contenuto totale di polifenoli in una porzione di popcorn può raggiungere i 300 mg, rispetto ai 160 mg di una porzione di frutta e ai 114 mg di una di mais dolce; quantità pari a circa il 13% delle dose giornaliera raccomandata dagli specialisti. Secondo gli studiosi la concentrazione di polifenoli non è equamente distribuita nel prodotto nutrizionale, ma risulta maggiore nella parte dura dell'alimento, quella che (tanto per intenderci) con maggiore facilità finisce per incastrarsi fra i denti. Joe Vinson, alla luce di questi risultati, spezza definitivamente una lancia in favore di un alimento troppo spesso bistrattato e conclude dicendo che i popcorn «meritano più rispetto perché sono l'equivalente nutrizionale delle pepite d'oro». Rappresentano, quindi, una merenda ideale, essendo l’unico snack costituito al 100% da cereale integrale. «Tutti gli altri cereali, anche quando li chiamano integrali, sono in realtà lavorati e amalgamati con altri ingredienti», spiega Vinson; «il termine 'integrale' significa soltanto che una percentuale superiore al 51% del prodotto è il cereale intero». Un occhio di riguardo va, infine, alla tecnica di preparazione dell'alimento. L'ideale, infatti, è cuocere i popcorn ad aria calda senza l'aggiunta di burro e olio, né di sale e zucchero. «Altrimenti», conclude il ricercatore, «possono diventare un incubo nutrizionale carico di grasso e calorie».

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